venerdì 23 marzo 2012

Recensione: Proibito di Tabitha Suzuma

Titolo: Proibito
Autore: Tabitha Suzuma
Editore: Mondadori
Pagine: 360 pag.
Collana: Shout
ISBN: 9788804606314


Trama: Lochan e Maya sono fratello e sorella. Lui ha 18 anni, è chiuso e solitario; lei ne ha 16, è sensibile e molto più matura di quello che la sua età richiederebbe. La loro ragione di vita, la loro preoccupazione più grande, è prendersi cura dei tre fratellini minori, allo sbando da quando il padre li ha lasciati e la madre si è abbandonata all'alcool. Sempre insieme, sempre vicini, sempre più complici. Un legame che rischia di trasformarsi in un dolce sentimento e una fatale attrazione.


Voto: 5/5


La mia recensione:

Ho una passione particolare
per i temi considerati tabù,
forse perché credo fermamente che le cose
non si debbano tenere nascoste.

Questo libro non è come tutti gli altri. Questo è un libro che bisogna leggere dopo aver raggiunto una certa maturazione, sia come persona che come lettore. A primo impatto può sembrare raccapricciante anche solo l'idea dell'incesto, ma ogni pagina di questo libro vi farà cambiare idea.
Se cercate un libro con l'happy ending e che vi faccia distrarre, non prendetelo neanche in considerazione. Proibito vi accartoccia le budella, vi prende l'anima e ve la frantuma in tanti piccoli pezzi.
Se non siete mai stati innamorati, forse non capirete il tormento di Maya. Se non siete mai stati a disagio, probabilmente non capirete Lochan. 
Io, ho pianto dal primo capitolo.

Maya ha sedici anni.
Ha un fratello più grande, Lochan
che è tutto quello che ha.
Un migliore amico, un fratello, un confidente.
Poi ci sono Kat, Tiffin e la piccola Willa
i veri motivi per cui Maya combatte.

Lochan è un disadattato.
Salta le interrogazioni orali, non alza mai la mano
non esce con gli amici. Neanche li ha, gli amici.
È bello, è desiderato, ma a lui le ragazze non interessano.
Nessuna tranne una.

Lochan e Maya non hanno più i genitori. Non perché siano morti, ma se lo fossero, avrebbero fatto una figura migliore. Il padre si è trasferito in Australia con una nuova moglie, la madre si dà all'alcool e al sesso sfrenato con il suo nuovo compagno che, però, non ne vuole sapere niente dei suoi figli.
I ragazzi, quindi, sono abbandonati a loro stessi, perché la madre afferma di non averli mai voluti davvero, ma di averli messi al mondo perché era un capriccio di quel padre che si era dileguato.

Lochan ha dei problemi a livello sociale. Lo chiamano disadattato, ma a lui non piace come definizione. Non è in grado di parlare in pubblico e quando cerca di farlo, rischia che gli venga un attacco di panico. Gli insegnanti cercano di aiutarlo, ma a lui non interessa essere aiutato. Lochan riesce ad essere sé stesso solamente a casa, in compagnia dei suoi fratellini e di sua sorella, Maya, di tredici mesi più piccola.

Maya è una ragazza solare, combatte ogni giorno per nascondere quella madre vergognosa, che li lascia in balia delle bollette da pagare e ad un frigorifero vuoto, facendosi vedere ogni tanto, il più delle volte anche ubriaca. Maya adora Lochan, vorrebbe che lui fosse più aperto, che superasse le paure che lo limitano in tutto quello che fa. Per nulla al mondo, però, Maya si vergognerebbe di Lochan.


La loro attrazione, radicata sotto anni di confidenze, non sembra allarmarli più di tanto, se non nel momento in cui ne diventano consapevoli. Maya si accorge di non voler vedere nessuna accanto a suo fratello, mentre Lochan si accorge di diventare pazzo, addirittura paranoico, se osa pensare anche solo lontanamente ad un ragazzo in compagnia di Maya. 


Così comincia la loro scalata verso la felicità. Inizialmente lo rifiutano, ma poi diventa tutto talmente naturale, che non riescono a vederci nulla di sbagliato. Si amano, come qualsiasi altra coppia, ma non possono stare insieme, perché considerato inconcepibile. Tutto intorno a loro diventa pericoloso.


Se qualcuno li scoprisse a letto insieme, finirebbero in prigione, perciò decidono di limitarsi. Diventa un amore puro, fatto di carezze e di sguardi talmente appassionati da fare quasi male. Cercano un confronto, ancora una volta, diventano la colonna portante per l'altro. Si devono nascondere, per il bene dei loro fratelli, che rischierebbero, ancora una volta, di essere abbandonati da chi diceva di amarli.

Quando accade l'inevitabile, però, Lochan si riscopre eroe. Ama Maya, probabilmente l'ha sempre amata, ma allo stesso tempo ama tutte le piccole cose che Willa gli fa scoprire ogni giorno, che Tiffin gli fa notare e ogni brusco comportamento di Kat che, a sua volta, si accorge di aver bisogno di lui. Maya non ha dubbi sul suo amore per Lochan, tanto che diventa persino più importante dei suoi fratelli.

In un finale mozzafiato e che vi svuoterà le viscere, per quanto è ben scritto, Proibito diventerà uno dei peggior libri che avrete mai letto. Si sarà radicato dentro di voi talmente bene, che potreste ritrovarvi a guardare nel vuoto, ripensando a Lochan e a Maya. La rabbia che proverete per le ingiustizie raccontate già dal primo capitolo, vi accompagnerà  per tutte le pagine. Quel senso di impotenza vi stritolerà nel finale che, probabilmente, non sarebbe potuto essere più azzeccato.

Quando chiuderete il libro, vi prego di chiedervi una cosa: quante volte, nella tua vita, hai giudicato qualcuno? Quante volte hai considerato le azioni di perfetti sconosciuti come assurdi o, peggio ancora, del tutto inutili? Proibito vi farà riconsiderare tutto quello che credevate di sapere sull'amore. Vi farà riconsiderare tutti i concetti legati a ciò che è giusto e ciò che non lo è.

3 commenti:

  1. Ahhh! Che libro signori, che libro. Ancora ho i brividi. Nella parte finale di Lochan penso di aver girato pagina e rigirato pagina, leggendo e rileggendo, almeno 10 volte! Anche la Suzuma fa parte di quelle autrici sadiche che spezza il cuore ai lettori, scrivendo libri indimenticabili.
    TUTTI DOVREBBERO DARGLI UNA POSSIBILITA', è un libro che ti cambia.

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    1. Sono pienamente d'accordo... Anche io ho riletto quell'ultimo capitolo di Lochan, con gli occhi gonfi e singhiozzando disperata... È un libro che non ho intenzione di rileggere da qui a 5 anni, ma che sicuramente tra 10 dovrò riprendere.
      Niente da fare, i libri così mi distruggono!

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  2. Dio, non riesco nemmeno a spiegare la magnificenza di questo libro.
    Amo ogni minima parola ogni minimo capitolo.
    non smetterei mai di leggerlo.

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