mercoledì 11 dicembre 2013

Recensione: ExtraUnione e la società degli Uomini Morti di Michele Raniero

Titolo: ExtraUnione e la società degli Uomini Morti
Autore: Michele Raniero
Editore: Il Ciliegio
Pagine: 228 pag.
ISBN: 9788867710096

Trama: Unione rischia di essere definitivamente distrutta dall’attacco di una potenza straniera che ha tessuto il suo piano di conquista alla ricerca di vendetta. Forse un’ultima speranza alberga in un altro continente sottomesso, quell’Extraunione comandata dalla Società degli Uomini Morti, un’organizzazione clandestina nata nell’odio, che agogna la libertà perduta, che lotta per la rinascita. Met Roustin, in una corsa contro il tempo, dovrà cercare di unire quei due mondi che, a causa dello strano disegno del Destino, sono entrambi suoi, prima che l’intero pianeta paghi le colpe di un solo uomo.


Voto: 3/5



La mia recensione:

Sono contenta di poter fare finalmente questa recensione. Avevo promesso a Michele che sarebbe stata la recensione con cui avrei "riaperto" il blog ed è stato proprio così!
Finalmente ho trovato un libro di un esordiente italiano che abbia una storia. Una storia che si sviluppa e non rimane attaccata all'inizio e termina così, magicamente, senza che il lettore abbia capito come ci si è arrivati in quel punto.
Tuttavia ci sono state diverse cose che ho "bocciato" al romanzo e ne ho parlato privatamente con Michele, che (credo) abbia apprezzato la criticità sincera.

Il libro è ambientato inizialmente nel 2200, quando Met Roustin è un alunno della Scuola Union e il massimo che possa fare è vedere il suo migliore amico Sam nel pomeriggio. Tutto cambia quando per Met e Sam arriva uno strano messaggio che recita: "Uomo di ExtraUnione, uomo schiavo, Servo della paura noi ti convochiamo!". Con l'aiuto di Sam, Met raggiunge e scopre la Società degli Uomini Morti, una setta segreta che ha come obiettivo quello di far capitolare Zivor Ullman, presidente di Unione ed Extraunione.

Nella seconda parte Met è un uomo adulto, ma ancora una volta si ritrova ad avere con quella società segreta che credeva sopita nella sua memoria. Sarà grazie a questo ritorno se vecchi sentimenti torneranno a farsi sentire, come l'attrazione per la bella Kira.

Come ho già detto, Michele è un esordiente e penso che molte cose che mi hanno fatto storcere il naso siano causa dell'inesperienza, tuttavia è giusto che io ve le riporti in questa recensione. Una cosa che ho trovato fastidiosa nella lettura è la ripetizione infinita della parola "amico" da parte di Sam. Voleva essere una caratteristica per caratterizzare il personaggio, ma alla fine è risultata fastidiosa. 

Per esempio:

"Quindi, amico, mi è tornato in mente il ciondolo [...]"
"Sì non l'ho mai tolto [...]"
"Ricordi che sette anni fa [...]"
"Cavolo Sam! Devo ammettere [...]"
"Oh, nulla di che, amico [...]"

Ho censurato il testo completo perché sarebbe potuto essere parecchio "spoileroso", ma la quantità di battute è la stessa riportata sul libro. Non è niente di impossibile da leggere, ma mi stupisce che l'editor l'abbia mantenuto. Comunque sia, non è di certo questo ad aver influito sul voto finale.

Sempre parlando di caratterizzazione, il personaggio di Met non fa il "salto" tra la prima e la seconda parte del libro. L'amico Sam gli fa spesso notare che "è cambiato", ma in realtà questo cambiamento io non l'ho percepito. Così come alcune emozioni e sensazioni non traspaiono nella lettura. Questo forse è quello che non mi ha convinta del tutto, ma credo sia solo legato all'inesperienza, perché in altre parti del libro lo scrittore ha saputo convincermi.

Un'altra cosa che ho fatto notare all'autore è che spesso mancano spunti che possano rendere credibile la situazione. Spesso Met si immerge in sue riflessioni, dimenticando il mondo intorno a sé. In alcuni punti non l'ho trovato abbastanza verosimile. Così come ogni tanto mancano 

Le scene di guerra sono il punto forte di Michele. Davvero, sono i momenti in cui mi sono sentita dentro al romanzo, in cui anche io ero lì a combattere. A parte la minuziosità con cui descrive macchine e scene, lì le emozioni ci sono ed emergono bene. Un'altra cosa che ho apprezzato è come ha saputo gestire la "storia d'amore". Penso si sia capito che il mio spirito da inguaribile romantica non si arresta mai, eppure questa storia/non storia mi è piaciuta un sacco.

Un appunto alla casa editrice però devo farlo. L'editing dovrebbe essere più curato! Ci sono davvero molti refusi, nonostante sia una copia in circolazione. Il romanzo perde credibilità se la casa editrice non cura i suoi prodotti! 

Sinceramente sono curiosa di andare avanti con questa serie (che sarà una tetralogia!) perché credo abbia del potenziale. Non sta seguendo le orme del distopico, ma l'autore stesso lo ha definito uno "sci-fi con una componente dispotica che fa da cornice". Non esiste, quindi, un unico nemico da eliminare in toto. 

Spero di avervi incuriositi con questa recensione, perché sono felice di essere "uscita dagli schemi" ed essermi avventurata in un genere che di solito non leggo. Se qualcuno avesse voglia di condividere con me le sue sensazioni in merito al libro, sarei felice di leggerle!

3 commenti:

  1. Eccotiiii con una nuova recensione!! mi erano mancate!!
    COmunque non conoscevo il libro, ma lo metto in lista, sembra davvero carino!!!

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    1. Ciao Mary! ♥
      Sììì, ne sto già preparando altre! :D sono felice di essere riuscita a incuriosirti **
      Ho visto che partecipi al giveaway! Sono contenta di essere di nuovo quiii!

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    2. Non vedo lì'ora di leggerle :)
      Sai che ti seguirò molto volentieri!!!
      Si si sto partecipando al giveaway!!! :)

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