domenica 1 aprile 2012

Recensione: Il vampiro della mente/Dark Visions di Lisa J. Smith

Attenzione: la trama svela alcuni contenuti del primo libro "Il dono"

Titolo: Dark Visions - Il vampiro della mente
Autore: Lisa Jane Smith
Editore: Newton & Compton
Pagine: 240 pag.
Collana: Vertigo
ISBN: 9788854118355

Trama: Kaitlyn, Rob, Gabriel, Anna e Lewis possiedono delle capacità eccezionali. Ognuno è stato benedetto con un dono, e unendo i talenti che li contraddistinguono sono in grado di affrontare qualsiasi sfida. Niente è impossibile per loro: sanno predire il futuro, spostare gli oggetti con la forza del pensiero, comunicare con gli animali e guarire le ferite. Ma c'è un motivo se si sono ritrovati tutti in uno speciale istituto: il signor Zetes, il diabolico direttore, sta architettando degli oscuri piani. Vuole plasmare la mente dei ragazzi e piegarli al suo volere. I cinque non hanno scelta: devono scappare. Verso una grande casa, che tutti hanno visto in sogno, senza sapere cosa - o chi - li attenda dietro quelle misteriose mura. Ma Zetes non si arrende: è riuscito a colpire uno di loro, trasformandolo in una creatura da incubo, un predatore di energie psichiche, un vampiro della mente. I pericoli sono ovunque. Il viaggio ha inizio.

Voto: 2/5


La mia recensione:

Letto il primo,
necessitavo il secondo.
D'altronde è quasi sempre bene
finire quello che si è iniziato.

Mannaggia. Mi dispiace essere così bassa, davvero, perché il primo non era male, ma per questo secondo libro mi sto ancora chiedendo "Perché? Che utilità ha avuto?". Duecentoquaranta pagine per non dire niente. Certo, alla fine c'è il colpo di scena, ma che senso ha avuto fare un libro del genere?

"Il dono" aveva raccontato del cattivo dottor Zetes che voleva rendere "schiavi" i ragazzi per i suoi loschi piani, finché loro erano riusciti a salvare Gabriel e a scappare. Zetes come preannunciato non è morto, così come Joyce e Marisol, ma i ragazzi hanno come obiettivo quello di trovare la casa del sogno di Kaitlyn e questo secondo romanzo è il racconto di questo viaggio.

Ancora intrappolati nella loro rete mentale, i cinque ragazzi decidono di andare alla ricerca di quella casa, basandosi principalmente sui loro ricordi, cercando le analogie con le coste americane che si parano loro davanti, rendendo il viaggio frustrante e quasi del tutto inutile. 

Kaitlyn è innamorata di Rob, non riesce a nasconderlo nella rete e la cosa innervosisce Gabriel che, invece, è bravissimo a creare delle barriere mentali per isolare tutti loro e viversi la sua vita indipendente. Qualcosa, però, si cela dietro al loro viaggio, qualcosa di inquietante.

Nonostante i problemi che il viaggio in sé comporta, primo tra tutti il cibo e i posti in cui dormire, sono costretti a subire attacchi psichici ogni notte senza sapere come difendersi. Come fa il signor Zetes a colpirli in lontananza? Kaitlyn scopre un segreto che sarà costretta a nascondere agli altri ragazzi e proverà a conviverci sperando sempre, come tutti gli altri, che gli uomini che vivono nella casa bianca abbiano le risposte.

Perché trovo quasi inutile questo romanzo? Non dà niente di più che il primo libro. Non si arriva ad un dunque e quando pensano di esserci arrivati, ecco che tutto torna punto a capo. I problemi editoriali, in compenso, sono svaniti: nessun errore di traduzione o di battitura, ma comunque ho continuato a trovare fastidioso il metodo di narrazione. Avrebbe potuto scegliere la prima persona e l'intero romanzo avrebbe funzionato meglio.

Adesso aspetto di leggere il terzo anche se, ripeto anche qui, l'intera saga è innovativa, una boccata di freschezza rovinata dalla narrazione e dai cliché che lo compongono. Kaitlyn è sempre la solita, cerca di aiutare tutto e tutti senza che le venga chiesto perché questo suo bisogno di "appartenere" sembra disperato in lei, ma la rende ridicola e detestabile, anche se lo fa in buona fede.

Anche l'unica storia d'amore presente nel libro è banalizzata ai minimi termini: Rob e Kaitlyn si amano dopo appena una settimana e sono già inseparabili. Gabriel, l'unico personaggio con un minimo di personalità, si perde in elucubrazioni incoerenti che lo spingono a comportarsi sempre nella maniera peggiore. Beh, la Smith sarà pure la regina del Fantasy, ma con questa serie avrebbe potuto fare un po' meglio!

4 commenti:

  1. Bella recensione :) io non ho ancora letto il primo, anche se la trama sembra interessante. Comunque l'approfondimento superficiale dei personaggi è un difetto costante della Smith, nonché un peccato perché molte delle sue storie avrebbero potuto brillare nel panorama YA!

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    1. Sono contenta che tu approva ù.ù xD
      Mannaggia a lei, però! La trama è bella, peccato che sia tutta divisa da questa non trilogia... -.- terribile, davvero .-.

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  2. Mi dispiace che non ti sia piaciuto :(
    C'è un premio per te!
    http://ilmondoracchiusoneilibri.blogspot.it/2012/04/premio-dardos.html

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    1. Grazie mille Lenah! Lunedì mi arriva il terzo libro... In realtà la storia in sé non è brutta, è solo che l'ha strutturata troppo male :(

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