lunedì 9 gennaio 2012

Recensione: Hunger Games di Suzanne Collins

Titolo: Hunger Games
Autore: Suzanne Collins
Editore: Mondadori
Pagine: 376 pag.
Collana: I GRANDI
ISBN: 9788804594109

Trama: Quando Katniss urla "Mi offro volontaria, mi offro volontaria come tributo!" sa di aver appena firmato la sua condanna a morte. È il giorno dell'estrazione dei partecipanti agli Hunger Games, un reality show organizzato ogni anno da Capitol City con una sola regola: uccidi o muori. Ognuno dei Distretti deve sorteggiare un ragazzo e una ragazza tra i 12 e i 18 anni che verrà gettato nell'Arena a combattere fino alla morte. Ne sopravvive uno solo, il più bravo, il più forte, ma anche quello che si conquista il pubblico, gli sponsor, l'audience. Katniss appartiene al Distretto 12, quello dei minatori, quello che gli Hunger Games li ha vinti solo due volte in 73 edizioni, e sa di aver poche possibilità di farcela. Ma si è offerta al posto di sua sorella minore e farà di tutto per tornare da lei. Da quando è nata ha lottato per vivere e lo farà anche questa volta. Nella sua squadra c'è anche Peeta, un ragazzo gentile che però non ha la stoffa per farcela. Lui è determinato a mantenere integri i propri sentimenti e dichiara davanti alle telecamere di essere innamorato di Katniss. Ma negli Hunger Games non esistono gli amici, non esistono gli affetti, non c'è spazio per l'amore. Bisogna saper scegliere e, soprattutto, per vincere bisogna saper perdere, rinunciare a tutto ciò che ti rende Uomo.

Voto 5/5


La mia recensione:

Mi chiesi se fosse possibile che i reality show,
un giorno, sarebbero potuti diventare 
un mezzo per soffocare le masse.
Poi ci pensai su. Lo stanno già facendo.


Se all'inizio il romanzo mi era apparso bello, ora credo di amarlo. Non è il libro che ti aspetti di leggere, non riesci nemmeno ad assaporarne in finale, perché intanto la tua mente è bloccata dalle descrizioni delle morti degli Hunger Games.

Katniss, da quando suo padre è morto,
ha sempre badato alla sorella e alla madre.
Il giorno della mietitura, perciò, non può trattenersi 
dall'offrirsi volontaria al posto di Prim.
Ma ancora non sa quello è il primo passo verso la distruzione.


Peeta è stato estratto durante la mietitura.
Nessuno si è offerto volontario al suo posto.
L'unica cosa che sa è che neanche sua madre è convinta
che lui possa farcela.
Il fatto che sia contro la ragazza di cui è innamorato, poi, spegne qualsiasi tentativo di speranza.

Gli Stati Uniti non esistono più. Al loro posto, c'è Panem, un unico Stato diviso in tredici distretti più Capitol City, anche se il tredicesimo distretto non esiste più. A capo di Panem troviamo il presidente Snow, un uomo senza scrupoli la cui principale attività è quella di farsi operare chirurgicamente per apparire più giovane.

Così, come ogni anno, vengono indetti gli Hunger Games: un cruento reality Show in cui 24 ragazzi (due per ogni distretto) tra i 12 e i 18 anni combattono per la sopravvivenza. Solo uno dei ventiquattro ragazzi può sopravvivere e quindi vincere il reality show.

L'obiettivo del reality show è quello di "punire" i distretti per ricordare loro che durante la ribellione, Capitol City era riuscito a reprimere gli attacchi e vincere la guerra. Un modo come un altro per umiliare i distretti sottomessi e costringerli a celebrare la morte dei loro giovani cittadini.

Nell'anno della settantaquattresima edizione degli Hunger Games, il tributo femminile del distretto 12 è Primrose Everdeen, 12 anni. Ma proprio mentre si dirige verso il palco, qualcuno grida "mi offro volontaria!".

Pronti per una nuova edizione, quindi, troviamo un silenzioso Peeta Mellark e un'intrepida ma sospettosa Katniss Everdeen. Si troveranno, poi, a dover fare coppia fissa durante gli allenamenti, fino al giorno dell'intervista.

Peeta confida alle telecamere che è innamorato di Katniss, cosa che la sorprende e la rende ancora più sospettosa nei suoi confronti. Haymitch, il loro mentore, non l'aveva avvertita di quella subdola mossa. Il suo obiettivo, ora, è mantenere la promessa fatta a Prim e vincere gli Hunger Games. Non capisce, però, che Peeta ha appena fatto in modo che i riflettori siano puntati su di loro.

Ricevuti i voti per le loro abilità grazie agli strateghi, Peeta e Katniss inizieranno ad entrare davvero nell'ottica del reality show, capendo che presto o tardi, diventeranno gli assassini di innocenti adolescenti. Ammesso che sopravvivano.

Nel momento in cui si troverà nell'Arena, Katniss avrà a che fare con la rabbia degli altri concorrenti, soprattutto dei Favoriti (i concorrenti dei primi distretti, preparati sin da piccoli agli Hunger Games), con il tradimento di Peeta, con l'aiuto di Rue e con un muro infuocato degli strateghi.

L'intero romanzo non permette che lo si lasci neanche per una breve sosta e, lo dico per esperienza, dover fare altro mentre si legge, vi farà venire una crisi di nervi (nel migliore dei casi). Il libro scorre veloce, è ben scritto, forse alcune traduzioni sono forzate, ma è talmente vero e vivo che non ti accorgi di essere nell'Arena con Katniss, mentre guardi i volti dei morti nel cielo.

Le descrizioni sono impeccabili, i personaggi ben strutturati e reali, permettono di entrare completamente nella storia e vi faranno pregare per avere subito il seguito (che è già stato pubblicato). In un finale che sembra tranquillo, si nasconde un'inquietante verità che si scoprirà solamente nel secondo romanzo.


Primo di una meravigliosa trilogia, Hunger Games presto sarà adattato al grande schermo. Niente, però, potrà emulare le emozioni provate leggendo il libro che vi entrerà dentro e vi costringerà a porvi delle domande su voi stessi, ma soprattutto su ciò che vi circonda.


Alla fine, però, avrete l'inquietante sensazione di aver seguito gli Hunger Games con la stessa fame con cui Capitol City attendeva una nuova edizione del reality show. Perciò, alla fine, chiedetevi se tutti noi siamo davvero quello che crediamo di essere o se, in fondo, c'è una parte talmente perversa che ci spinge ad essere spettatori volontari di una morte altrui.


Se fosse possibile, questo libro sarebbe un 10/5. 

8 commenti:

  1. Bella recensione *_* HG <3 Mon amour xD Mi è piaciuto il sarebbe un 10/5... dovremmo ampliare le votazioni solo per questo genere di romanzi! :D

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  2. Oh *____* non sai quanto mi faccia felice ricevere il tuo consenso ù.ù
    Sei tipo un "guru" di Hunger Games, pertanto ti rispetto *mi inchino*

    No, davvero, dovremmo iniziare a dare spille di riconoscimento! D: del tipo "GRAZIE PER AVERLO SCRITTO" xD

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  3. ahahahahahahahah un guru degli Hunger Games... via, al bando la modestia: SI MI AMO XDDDDDDDDDD ahahahahahahahah ovviamente scherzo *mica tanto..* xD

    Io ho trovato un modo per lodare i romanzi più belli: la P.A.B.D.! Sai cos'è? :D significa Post amazing book depression, ed è una reazione post-romanzo che porta come alla depressione/fissazione totale xDDDDDD ora troverò altri modi u.u

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  4. Amati D: davvero ù.ù

    No! Fantastico! Dai, mettiTi alla prova e vediamo un po'! Rischierei di intasare il blog con Unwind e Hunger Games...

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  5. ahahahahahahahah alla fine inizierò a inserire recensioni seguite da "5 cuori + quello di Isa" o "5 cuori e love4eva" xDDDDDD molto fangirlizzante ahahah

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  6. BUAHHAAHHAAHH!
    Le recensioni "secondo un bimbominkia". Potremmo cedere e strillare al nome di Suzanne Collins.

    Ma non lo faremo.

    Siamo forti.

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  7. Ma che bella recensione! Lo leggerò a breve, non sto nella pelle <3

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    1. Grazie mille Glinda! ;)
      Vorrei rileggerlo per la prima volta anche io ç___ç mi ha rubato tutto.. Anima, cuore, forza... :)

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