martedì 13 dicembre 2011

Recensione: Il mio migliore amico di Tess Callahan

Titolo: Il mio migliore amico
Autore: Tess Callahan
Editore: Frassinelli
Pagine: 384 pag.
Collana: Narrativa
ISBN: 9788888320564


Trama: April è bella, giovane, pericolosamente sincera e avventata. Oliver, il suo migliore amico, l'unico che sa leggerle dentro come nessun altro al mondo, è serio, affidabile, studioso. April può contare su di lui, anche nei momenti più terribili, come quando perde i genitori e rimane sola con la nonna e l'adorato Buddy, il fratello più piccolo. Ma poi Oliver si allontana dalla città dove sono nati e hanno condiviso giochi, avventure, turbamenti adolescenziali. Tutta una vita. Quando una terribile tragedia colpisce April Buddy muore, a diciott'anni, in un incidente d'auto sulla strada ghiacciata -, al funerale del ragazzo lei rivede Oliver. E tornato a vivere lì, ha rinunciato al sogno di diventare musicista e sta per laurearsi in giurisprudenza. Al suo fianco c'è la promessa sposa Bernadette, l'esatto opposto di April. Nel momento in cui si rincontrano, le loro vite non potrebbero essere più distanti: tanto lei sembra rotolare lungo la china dell'auto distruzione quanto lui è controllato e responsabile, in apparenza avviato su un binario consolidato e prevedibile: laurea, matrimonio, carriera. E invece l'impatto è devastante: la vulnerabile April, tanto bisognosa di protezione dalle proprie scelte sbagliate, risveglia in Oliver ricordi e sentimenti sopiti. Si riaccendono fra loro antiche tensioni, esplodono segreti inconfessati e si scardinano le sicurezze cui entrambi credevano di appigliarsi.


Voto: 4/5


La mia recensione:

Per mesi vidi il volantino della copertina del libro dentro al cassetto.
Non so come, ma quella trama mi aveva affascinata.
Sembrava un libro semplice, un ritorno nel passato, una grande storia d'amore.
Non era nulla di tutto questo.


Non sono rimasta delusa da questo libro, eppure non era il libro che mi aspettavo. Credevo fosse la classica grande storia d'amore, qualcosa in stile Cecelia Ahern o "la ragazza della porta accanto".
Sin dall'inizio capisci che non è un libro come tutti gli altri. Inizia con un funerale, precisamente il funerale di Buddy. Del "piccolo Buddy".
L'autrice ci risparmia i convenevoli delle vite precedenti al loro incontro e ci mette subito lì i protagonisti, con il loro imbarazzo e la loro rabbia.
La vita di April e di Oliver, soprattutto il loro passato, la si scopre pagina per pagina, tra un flashback ed un ricordo. April e Oliver sono cugini, anche se acquisiti, e la loro infanzia è segnata dalla loro grande amicizia.

L'intero passato di April è una specie di corsa da se stessa, una specie di voglia di staccarsi da quella pelle troppo pesante per una persona fragile come lei.
Il passato di Oliver è composto solo da April e dalla musica. Si intrecciano, si legano e alla fine decide di lasciarle entrambe.

Ma crescendo le cose cambiano. Oliver si sta per sposare con Bernadette. Bella, bionda, perfetta per lui. L'esatto contrario di April, così lontana da quel passato che lui ha voluto lasciarsi alle spalle.
April è sempre la stessa. April la pazza, quella che si mette nei pasticci,  quella che rovina sempre tutto, l'eterna cameriera senza obiettivi nella vita. April  ha un problema: è affascinata dagli uomini pericolosi.

Oliver capirà di non averla mai dimenticata.
April si renderà conto di averlo sempre aspettato.
Ma il passato non torna, la vita si disfa e alla fine bisogna recuperare tutti i pezzi e cercare di creare qualcosa di nuovo.

Il mio migliore amico è un libro che si deve leggere dopo una serie di libri monotoni. Capita lì per caso, l'intera storia è sbagliata, tutte le loro scelte non sono condivisibili eppure, alla fine, ti chiedi se sarebbe potuta davvero andare in un altro modo. 

4 commenti:

  1. Oddio, questo è uno di quei romanzi per cui ho sviluppato un certo terrore... nel senso, non saprei se leggerlo o meno. La trama mi attirerebbe parecchio, ma... °_° oddio, la trama MI ATTIRA PARECCHIO, ma contemporaneamente avverto il pericolo di una storia che potrebbe finire male... °°''

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  2. Non lo so, quando i finali ti lasciano un po' così, a volte riesci ad apprezzare di più il romanzo...
    Diciamo che secondo me è più realistico, perciò non mi dispiacciono... Secondo me vale la pena leggerlo, ma sul finale non ti assicuro nulla...

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  3. Beh, dipende sempre dai gusti. Quando finiscono così io rimango spesso con l'amaro in bocca, anche se non nego di trovarli particolarmente belli e, a volte, anche poetici :)

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  4. Esatto, è quello che poi colpisce del libro...
    Quando ho letto questo libro, ammetto di esserci rimasta malissimo... Mi aspettavo tutt'altro libro! Ma alla fine è stato bello. Certo, pesante, per via della trama eccetera eccetera, ma bello.

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