lunedì 12 dicembre 2011

Recensione: Quando eravamo in tre di Aidan Chambers

Titolo: Quando eravamo in tre
Autore: Aidan Chambers
Editore: Rizzoli
Pagine: 333 pag.
Collana: OLTRE8
ISBN9788817026192


Trama: Piers, diciassette anni, introverso e depresso, ha lasciato casa, scuola, amici e fidanzata per cercare di capire che cosa vuole fare di sé, ha accettato un modesto lavoro di casellante di un ponte a pedaggio e si è trasferito nella squallida casetta accanto al ponte. Lì conosce Kate, che ha la sua stessa età ma è decisa e sicura di sé: i due fanno amicizia e parlano di tutto. Poi arriva Adam, un ragazzo misterioso, insolente e affascinante che invade la loro vita senza essere stato invitato. Il legame a tre è complicato, mescola amore, amicizia, complicità. Ma nel passato di Adam c'è un'ombra, il ricordo di un dramma che affiora poco alla volta e rischia di travolgere tutti e tre.


Voto: 4/5




La mia recensione:

Scelsi il libro per caso, lì, sullo scaffale della biblioteca. "Dev'essere interessante" mi dissi.
Non mi ero sbagliata.

"Quando eravamo in tre" è il genere di libro che leggi e ogni tanto ti scappa un sorriso, ma pensi che tutto sommato non sia chissà quale capolavoro. Tutto questo fino all'ultimo capitolo, finché l'intera storia non si travolge e tu ti chiedi come possa essere possibile.

Piers va via di casa per allontanarsi da quel mondo così finto ed ostile. Quel mondo che lo costringe a seguire delle regole già scritte, di vivere di cliché e di fare quello che le persone si aspettano da lui.


Tess è una sorta di spirito libero ed indomabile, nonostante sia l'unica ad essere proprio a casa sua. Ama vivere e in un certo senso ama anche Piers. 

E poi c'è Adam.
Adam quello bello. Adam quello spontaneo, quello che nasconde il suo passato, il ragazzo senza genitori, il ragazzo senza regole.
Adam è l'anti Piers.
Se vuole una cosa, non chiede il permesso a nessuno e se la prende.

Così Adam irrompe nella vita di Piers, stravolgendola, abbandonandolo per poi ricomparire nei momenti più sbagliati. Adam, bello ed affascinante, un vagabondo, un ladro, stravolge i sentimenti di Tess, fino a sopraffare la sua amicizia con Piers.
Ma chi è davvero Adam?
E poi c'è questo ponte ad unirli, un ponte vero e proprio, ma anche un ponte inteso come metafora, perché il ponte collega, unisce, proprio come succede ai protagonisti.
Ma poi una festa, un incidente e l'improvvisa sparizione di Adam, aprono gli occhi a Piers su chi è davvero.
E il finale sconvolgente, farà capire che le cose non sono mai come sembrano.

Per quanto possa sembrare un libro per ragazzini (e suppongo che venga proprio classificato come tale), ho trovato che il libro fosse davvero molto "adulto", in quanto molti concetti non sono comprensibile ad un pubblico giovane come quello a cui è consigliato (Il libro ha come età di lettura i 14 anni).
E' un romanzo di formazione, anche se odio questo tipo di classificazione. Alla fine, il personaggio a cui mi sono più affezionata è proprio Piers che, nonostante i dubbi sulla propria esistenza, l'egoismo, la mancanza di tatto, si rende conto per cosa vale la pena lottare, cos'è l'amore e l'affetto e cosa significa proteggere e prendersi cura di un'altra persona. 

All'inizio sembrava un romanzo di un triangolo amoroso, un argomento trito e ritrito, una lettura semplice, qualcosa per passare il tempo. "Quando eravamo in tre" è anche questo. Tratta sicuramente il triangolo amoroso, ma è talmente marginale, che alla fine è un romanzo sul valore dell'amicizia e sul coraggio di fare scelte, giuste o sbagliate che siano, giocandosi il tutto e per tutto.

Lo consiglio? Assolutamente sì. Per le emozioni, per le battute e per Adam. Perché anche il lettore riscopre qualcosa su sé stesso grazie a lui.



9 commenti:

  1. Bella recensione!!! E ora ho ancora più voglia di leggere questo romanzo :) L'avevo già messo in wishlist quando me ne avevi parlato, ma ora devo proprio averlo!!!

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  2. Secondo me ti piacerà ù.ù
    Non so, io me ne sono letteralmente innamorata! E' così inaspettato il finale che a me è venuto il magone... Perché, prima di tutto è autoconclusivo e poi ti lascia l'amaro in bocca!
    Bello, bello, bello!

    (La mia prima recensione e il mio primo commento! *___*)

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  3. Domani stesso lo cercherò alla Mondadori *_* altrimenti dovrò prenderlo da internet! D: così lo leggerò durante le vacanze *_* non vedo l'ora :DDDDDDDD

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  4. Io, molto probabilmente, nelle vacanze leggerò i libri che mi hanno prestato e alcuni che mi hanno regalato (tra cui angel di dorotea de spirito e need l'amore che vorrei) perché la biblioteca mi farà avere gli altri libri (matched e hunger games) a gennaio...

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  5. Angel ne ho sentito parlare molto e sono stata più volte sul punto di comprarlo quindi... beh, mi sembra brutto, ma ormai ti sto sfruttando per sapere cosa ne pensi sui libri che vorrei leggere xD quindi forza, leggi angel e need e poi fammi sapere!!! XD Matched lo sto leggendo ora mi sta piacendo u.ù Gli Hunger Games... il capolavoro... la perfezione.. altro da aggiungere? xD

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  6. Ahahahah :DDD va bene xD
    Nuova recensione, visto? Il prossimo sarà Wintergirls (credo D:), poi però tutte le recensioni di Unwind, Delirium, ecc. le tengo per il reading challenge di Glida!

    Tu lo sai che sei la mia salvezza? Te l'ho mai detto? D: da quando "ti conosco" ho letto solo libri fantastici D: (anzi, ho trovato molte trame interessanti xD)

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  7. Si, appena letta e ora lascio un commento!!! :D Per gli altri, almeno io voglio sapere cosa ne penserai prima del 2012 u.ù

    Davvero? :D se mi dici così mi gaso xD ora sto aspettando di mettere da parte fondi e inizierò anche io a leggere qualche romanzo che hai recensito :)

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  8. Di Chambers ho un altro libro in wishlist, "Danza sulla mia tomba"... ma anche questo sembra proprio bello!! :) Grazie!

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    1. L'ho preso oggi "Danza sulla mia tomba". In realtà lo volevo prendere già la scorsa settimana, ma alla fine ho preso "Città di carta" di Green e credo di essermi innamorata della collana "Rizzoli Oltre". È veramente fantastica!

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