lunedì 7 aprile 2014

Citazioni #1


Come preannunciato sulla pagina Facebook, vi propongo le mie citazioni.
Non so quale rapporto abbiate voi con le frasi che vi colpiscono nei libri, ma io sento sempre la necessità di segnarle (in un quadernino apposito!) perché sento di volerle tenere con me.
Spero davvero di potervi dare qualche spunto di lettura!

«A volte le persone non capiscono le promesse che fanno nel momento in cui le fanno» ho detto. Isaac mi ha scoccato uno sguardo. «Sì, certo. Ma la promessa la mantieni lo stesso. È questo l'amore. L'amore è mantenere lo stesso la promessa. Tu non credi nel vero amore?»
Colpa delle stelle - John Green

Non importa quanto sua madre possa volergli bene: l'amore non è sufficiente per tenere in vita nessuno.
Il Giardino degli Eterni - Lauren DeStefano

Non esiste nulla di peggio del dolore fisico. Davanti al dolore, continuò a pensare Winston mentre si contorceva sul pavimento, stringendo inutilmente il braccio sinistro ormai invalido, non ci sono eroi... No, davanti al dolore non ci sono eroi.
1984 - George Orwell


Guai a sognare: il momento di coscienza che accompagna il risveglio è la sofferenza più acuta. Ma non ci capita sovente, e non sono lunghi sogni: noi non siamo che bestie stanche.
Se questo è un uomo - Primo Levi

Capite ora perché i libri sono odiati e temuti? Perché rivelano i pori sulla faccia della vita. La gente comoda vuole soltanto facce di luna piena, di cera, facce senza pori, senza peli, inespressive.
Fahrenheit 451 - Ray Bradbury

Perché nessuno merita di vivere per sempre. Penso che a volte si abusi dell'ospitalità
La Dichiarazione - Gemma Malley

Deve essere un sistema molto fragile se basta una manciata di bacche per farlo crollare.
La ragazza di fuoco - Suzanne Collins

Tutte le famiglie felici si assomigliano fra loro, ogni famiglia infelice è infelice a suo modo.
Anna Karenina - Lev Tolstoj

È ridicolo pensare che l'amore possa rispondere all'amore. La gente ci muore intorno, tutto qui. Questo mondo così com'è non è sopportabile. Gli uomini muoiono e non sono felici.
Caligola - Albert Camus

giovedì 2 gennaio 2014

Meme 2013

Anche quest'anno vi ripropongo il meme che avevo pubblicato negli anni scorsi. Qui e qui potete leggere il meme 2011 e il meme 2012 se volete dare un'occhiata a ciò che è cambiato negli anni!



1-Quanti libri hai letto nel 2011? 
28 :S

2-Quanti erano romanzi e quanti no?
22 romanzi, 1 novella, 1 saggio e 4 pièces teatrali

3-Quanti scrittori e quante scrittrici?
19 scrittrici e 8 scrittori

4-Il miglior libro letto?
Memento. I sopravvissuti di Julianna Baggott

5-E il più brutto? 
Tempest di Julie Cross

6-Il libro più vecchio che hai letto?
Il malinteso di Albert Camus

7-E il libro più recente?
Come fosse ieri di Irene Vanni

8-Qual'è il libro con il titolo più lungo?
ExtraUnione e la Società degli Uomini Morti - Michele Raniero

9-E quello più corto?
Speak - Laurie Halse Anderson

10-Quanti libri hai riletto?
Uno, Shiver di Maggie Stiefvater

11-E quali vorresti rileggere?
Mille splendidi soli :)

12-I libri più letti dello stesso autore quest'anno?
Due di Jean Genet!

13-Quanti scritti da autori italiani?
7 :)

14-E quanti libri letti sono stati presi in biblioteca?
10!

15-Dei libri letti quanti erano ebook?
Quattro anche quest'anno!

E voi? Commentate qui sotto! *^*

martedì 31 dicembre 2013

Buon 2014 e grazie per tutto!


BUON ANNO NUOVO E GRAZIE PER TUTTO

Grazie a tutti, davvero, per il sostegno che avete dato a Shining Books in questo 2013, che è stato il più burrascoso da quando il blog è stato aperto.
Nei prossimi giorni tirerò le somme dei libri letti quest'anno, anche se sono pochi rispetto all'anno scorso. Mi dispiace non aver pubblicato un post per Natale, ma vi faccio gli auguri per tutto e vi auguro un fantastico anno nuovo.
Mi raccomando i buoni propositi! ;)

Erika

domenica 22 dicembre 2013

Recensione: Quando la notte di Cristina Comencini

Titolo: Quando la notte
Autore: Cristina Comencini
Editore: Feltrinelli
Pagine: 203 pag.
Collana: I narratori
ISBN: 9788807017902

Trama: È estate, Marina è in montagna con il figlio piccolo, sola di fronte alla propria incapacità di essere la brava madre che dovrebbe, che vorrebbe, essere - una sensazione che si affanna a nascondere alla famiglia e persino a se stessa. Il suo padrone di casa, Manfred, è un montanaro rude e silenzioso, che nasconde con la ruvidezza il trauma di un doppio abbandono: quello della madre e quello della moglie, che gli ha portato via anche i figli. Il figlio di Marina accidentalmente cade dal tavolo, il sangue scorre, lei è incapace di reagire. Manfred salva il bambino e scopre il "segreto" di quella donna che ha continuato a spiare: Marina non è in grado di accudire il suo bambino. Ben presto però anche Manfred viene smascherato come l'uomo traumatizzato e angosciosamente solo che è: lo smascheramento è tanto più doloroso perché avviene dopo un incidente (in montagna, là dove lui dovrebbe sentirsi più sicuro e forte) nel quale rischia di perdere la vita ma viene salvato da Marina. Per un attimo lunghissimo sono stati l'uomo e la donna che si guardano, si sfidano, si desiderano - e forse si vogliono morti, tanto è intollerabile e estremo il loro desiderare.

Voto: 4.5/5

La mia recensione:

Io non so cosa dirvi su questo libro. Non lo so, mi ha stregata, non tanto per la storia che è solo una storia, quanto per il modo di scrivere di Cristina Comencini. Non ho letto nient'altro di suo, non so se è un modo di scrivere legato solo a questo libro oppure lei scrive così sempre, ma questa sorta di flusso di pensieri, questo mix tra descrizioni, emozioni e pensieri mi è piaciuto tantissimo.

Ho detto che questa è "solo una storia", perché la realtà e l'umanità di questi personaggi non ti fanno legare alla storia in sé, anche se c'è quel pizzico di intrigo che ti spinge fino alla fine. Ho ritrovato quella lieve sensazione spiazzante che avevo trovato in "La solitudine dei numeri primi", quella realtà che sai che "sarebbe dovuta finire così".

Perché quella raccontata dalla Comencini è una storia umana. La storia di Marina, madre sola e sul soglio di un esaurimento, che non riesce ad accudire il piccolo Marco, perché l'insicurezza e la paura la comandano. Dall'altra parte Manfred, quasi misogino, che è stato abbandonato da tutte le donne della sua vita e sa che Marina non è una "buona madre".

Il bello di questo libro è la lieve suspance che ti crea, perché sei sempre convinto che qualcosa debba accadere e invece di fatto, non accade nulla. Trovo che sia così azzeccato, a me è capitato diverse volte che sentissi l'aspettativa in alcune situazioni, ma che poi non si risolvessero. Così come quella voglia che hanno l'uno dell'altra, che nasce dopo molti conflitti interiori e non espressi, si sfuma, rimandandola a un futuro.

Un futuro che la Comencini racconta ed è incredibile come due adulti, con figli adolescenti, riescano ad apparire giovani di vent'anni almeno, perché l'amore è amore a tutte le età. È un libro che NON consiglio a chi ama le descrizioni dettagliate, i libri lineari, la trama che segue una linea retta, toccando tutte le questioni in sospeso, perché questo libro non è così.

Sono sincera, credo che alla fine il mio voto dipenda solo dalla scrittura della Comencini. Io ne sono rimasta affascinata, sul serio, spero sinceramente che anche gli altri libri siano così.

Vi segnalo inoltre il film (che ho visto!), omonimo, girato dalla stessa scrittrice. È una trasposizione perfetta, anche se la Pandolfi non mi ha convinto. Non so, la vedo una donna "troppo forte" per poter essere una buona Marina. Filippo Timi, invece, è stato un fantastico Manfred.

lunedì 16 dicembre 2013

Recensione: Fai bei sogni di Massimo Gramellini

Titolo: Fai bei sogni
Autore: Massimo Gramellini
Editore: Longanesi
Pagine: 209 pag.
ISBN: 9788830429154

Trama: "Fai bei sogni" è la storia di un segreto celato in una busta per quarant'anni. La storia di un bambino, e poi di un adulto, che imparerà ad affrontare il dolore più grande, la perdita della mamma, e il mostro più insidioso: il timore di vivere. "Fai bei sogni" è dedicato a quelli che nella vita hanno perso qualcosa. Un amore, un lavoro, un tesoro. E rifiutandosi di accettare la realtà, finiscono per smarrire se stessi. Come il protagonista di questo romanzo. Uno che cammina sulle punte dei piedi e a testa bassa perché il cielo lo spaventa, e anche la terra. "Fai bei sogni" è soprattutto un libro sulla verità e sulla paura di conoscerla. Immergendosi nella sofferenza e superandola, ci ricorda come sia sempre possibile buttarsi alle spalle la sfiducia per andare al di là dei nostri limiti. Massimo Gramellini ha raccolto gli slanci e le ferite di una vita priva del suo appiglio più solido. Una lotta incessante contro la solitudine, l'inadeguatezza e il senso di abbandono, raccontata con passione e delicata ironia. Il sofferto traguardo sarà la conquista dell'amore e di un'esistenza piena e autentica, che consentirà finalmente al protagonista di tenere i piedi per terra senza smettere di alzare gli occhi al cielo.


Voto: 3/5

La mia recensione:

Fare questa recensione è estremamente difficile, perché non ho idea se debba essere valutato come un romanzo o come una biografia. Perciò premetto di scegliere di "giudicarlo" come un qualsiasi romanzo, perché è stato questo il mio approccio. Ho preso questo libro dopo varie pressioni da parte di mia zia che lo ha amato, ma non ho letto trame, non ho cercato recensioni, non sapevo assolutamente nulla.

Dico questo perché ho scoperto che il protagonista era lo stesso Massimo Gramellini quando sono arrivata a poche pagine dalla fine e ne sono rimasta un po' scioccata. Quindi voglio che sia chiaro che il mio giudizio esula dalla vita di Gramellini e da tutta la pubblicità più o meno positiva che ha avuto grazie a questo libro. Credo che questa premessa fosse doverosa perché nel web girano giudizi anche cattivi nei confronti di Gramellini stesso e dei temi trattati nel libro.

Ogni vita è dignitosa esattamente come tutte le altre. Ogni esistenza umana e non umana, vivente e non vivente, bisogna metterla allo stesso livello di tutte le altre. Per questo considero questa recensione difficile, perché mi sembra di giudicare un'esistenza e voglio che sia ben chiaro che non è quello che voglio fare.

La storia è quella di un uomo qualunque, prima bambino, poi adulto, che come tutti ha vissuto dei momenti difficili, dei traumi nell'infanzia che inevitabilmente si ripercuotono sul carattere e sulla personalità della persona. Il trauma del bambino è la madre, che va via troppo presto e lascia il piccolo Massimo a fare i conti con un padre che non ci sa fare e un mostro interiore che gli condiziona l'esistenza.

Questo libro è la testimonianza che persino un giornalista di fama nazionale ha percorso una strada, una molto difficile, ma è arrivato dov'è grazie alle sue capacità e qualche strizzatina d'occhio della fortuna. Doveroso ricordarlo, perché spesso tendiamo a dimenticare e considerare dei privilegiati coloro che sono arrivati un po' più in alto di noi.

Cosa non mi ha convinto... Aveva tutte le carte in regola per essere una recensione da 5/5: ironia, temi forti, bella edizione, un bello stile, storia realmente accaduta (anche se l'ho scoperto alla fine). La verità è che questo libro è un calderone di belle parole, di aforismi che fanno effetto, ma nulla più. Non viene raccontata una vera e propria storia, si disperde in pensieri, analisi e considerazioni che mi hanno fatto cadere le braccia più volte.

Sono andata avanti nella lettura aspettando che succedesse qualcosa, che avvenisse quell'evento, quella conoscenza, che avrebbe dato senso a tutta la storia, ma così non è stato. È solo il racconto della sua vita e delle ripercussioni che il trauma infantile ha avuto su di lui, ma mi chiedo se non sarebbe stato meglio scegliere un pezzo di vita e piuttosto raccontare solo quella.


Tuttavia ve lo consiglio, è una lettura piacevole e alcune frasi rimangono in mente. Me ne sono segnata diverse, molto belle, che potrei scegliere di condividere con voi (magari in una rubrica dedicata alle citazioni!). Il responso finale è che Fai bei sogni non è un libro brutto, non mi è pesato leggerlo, è anche divertente ma alla fine non lascia nulla e tutto scivola addosso.


Posso dire che nell'edizione che ho letto io, al fondo, c'era un intervento di Gramellini che non c'entrava col romanzo stesso, ma è stato scritto successivamente (e forse letto o pubblicato da qualche parte? Non ricordo), in cui raccontava delle reazioni delle persone dopo la lettura del libro. Ecco, quelle poche pagine mi hanno colpita così profondamente da avermi scombussolata. Non posso dirvi perché, ma secondo me quelle poche pagine valgono più che tutto il libro (purtroppo!).

domenica 15 dicembre 2013

Due anni di Shining Books: il vincitore



Finalmente ci siamo. Volete sapere chi è il vincitore?

Il vincitore è...

Simona T. che riceverà Wicked Lovely di Melissa Marr!

Ora che ho catturato la vostra attenzione, posso dirvi tutto ciò che ho da dire. Innanzitutto vi ringrazio TUTTI per la partecipazione, perché grazie a voi Shining Books ha ripreso spirito e sta decollando verso una nuova direzione. Vi ringrazio anche per le cose bellissime che avete scritto su Shining Books.
Voglio condividere con voi alcune frasi che mi sono arrivate:

Fraghi88 ha detto: "per me è perfetto, ricco di tutto e bellissima grafica! magari mi piacerebbe qualche rubrica che riguardasse il genere poetico!". Bene Francesca, sappi che sarai accontentata! Sto preparando un post su Emily Dickinson :)

Elisa_ ha detto: "Nulla da dire ;) soltanto che anche io voglio i fiocchi di neve cadenti *__*". Elisa puoi trovarli qui!

Jessica ha detto: "A me il tuo blog piace così com'è, infatti mi è dispiaciuto che ultimamente tu sia stata meno presente :( ne approfitto per chiederti una cosa: quando organizzerai di nuovo un giveaway con i segnalibri di tua creazione?? erano splendidi! *___* mi sono rimasti impressi perchè mi erano piaciuti tantissimo! :D ti faccio ancora tanti complimenti per il traguardo raggiunto!!^^". Jessica presto arriverà una super lotteria e ci saranno anche i miei segnalibri come premio!!!

Angharad ha detto: "Dunque, consigli per il blog... premesso che mi piace molto, anche la nuova veste. :3 L'unica cosa che mi viene in mente è rendere un po' più frequenti le pubblicazioni dei post, ma mi rendo conto io per prima di quanto tempo ci voglia e di quanti impegni ci possano essere al di fuori del blog (mi salva il fatto di tenere il blog in tre..XD Qualcuno che scrive c'è sempre). Poi una piccola cosa: i banner a destra sporgono un po', magari potresti mettere una dimensione standard per tutti in modo che siano uniformi. Anche quelli delle serie secondo me dovrebbero essere leggermente più piccoli, in modo da lasciare una piccolissima porzione di margine. (e qua parla la pignola e ossessionata dalla simmetria che è in meXD)". Ti ringrazio tantissimo Ang, perché sono riuscita ad allineare tutti quei banner! Anche la pignola che è in me è rinata! *-* e per i post sto cercando di riprendere il giro ♥

..Mary.. ha detto: "Il tuo blog mi piace un sacco, le grafiche sono sempre molto belle!! e ti seguo sempre molto volentieri!!! mi piace leggere le tue recensioni sono sempre curate e dettagliate. Un mio consiglio?? mi piacerebbe leggere un po' più spesso delle interviste che fai tu, sono sempre interessanti e simpatiche." A gennaio pubblicherò l'intervista a Michele Raniero! Per ora non ho preso altri contatti, ma vi terrò aggiornati! :D

Emily Hunter ha detto: "Sono follower da poco, ma è ben strutturato, non ci sono scritte piccole che una ciecata come me ha difficoltà  a notare o comunque non usi caratteri pieni di ghirigori che mi mandano in confusione, come neppure colori di grafica che mi mandano in pappa la vista come alle volte mi capita. Poi...mi piace molto che a destra c'è la ricerca per genere almeno non mi devo spulciare tutti i nomi se mi piace quello in particolare e voglio scegliere altri autori^^ Piccola curiosità , ho visto dell'incontro a Torino per cui penso tu sia di quelle parti...si farà  un raduno anche per la fiera del libro? *^*". Innanzitutto ti ringrazio tanto per le belle parole e mi fa piacere che qualcuno abbia trovato utilità nella lista dei generi! :) Per quanto riguarda il Salone del Libro, non posso ancora dirti nulla di sicuro, ma probabilmente organizzeremo qualcosa con le altre blogger torinesi! Se sei di Torino, sappi che abbiamo creato un gruppo di lettura mensile, che si svolgerà in centro. Se sei interessata, puoi inviarmi una mail a eryp92@rocketmail.com

Ringrazio di nuovo tutti per le bellissime parole che avete scritto e ho apprezzato moltissimo. Spero vivamente di rivedervi sul blog con le prossime recensioni e i prossimi post! Se avete consigli di qualsiasi tipo, vi ricordo che la mia mail attende di essere contattata! A presto :)

giovedì 12 dicembre 2013

From the library #13


È da più di un anno e mezzo che non utilizzo questa rubrica, ma perché non farlo proprio oggi che sono stata in biblioteca?

Sapete, ho cominciato a fare la volontaria in una biblioteca di un paese limitrofo al mio. È un'esperienza interessante, ma la cosa più bella è che posso sedermi in mezzo agli scaffali e leggere un titolo per volta. La biblioteca è molto piccola, quindi è difficile che vengano persone, perciò passo circa 3h chiusa lì senza nulla da fare (a parte studiare, mannaggia a me!). Oggi ho preso qualche titolo interessante *-*


Il cielo, la terra e quel che sta nel mezzo di Marlo Morgan
Trama: La saggezza di un intero popolo rivive nel destino di due gemelli aborigeni che, appena nati, vengono strappati alla madre e dati in adozione. Da quel momento, le loro strade si dividono. Il maschio cresce senza amore e senza la consapevolezza della propria cultura d'origine, abituato sin da piccolo al duro lavoro. Beatrice, la sorella, viene allevata in un orfanotrofio da suore che non sanno darle affetto. A sedici anni viene ributtata nel mondo ed è costretta a dedicarsi ai mestieri più umili. La sua unica via di fuga dalla dolorosa realtà è la lettura, che le fa scoprire le sue radici e la porta dove l'istinto le suggerisce, nelle terre selvagge dell'Australia, tra gli aborigeni che le insegneranno a osservare il mondo senza giudicare, ad avvicinarsi a se stessa e, soprattutto, ad amare.


Il fiume di Rumer Godden
Trama: La piccola Harriet è sospesa tra due mondi, l’infanzia e l’adolescenza. Sua sorella Bea da un po’ non è più la sua compagna di giochi. Il fratellino è ancora un bambino. Il ritmo placido della sua infanzia indiana, fatto del suono delle tessiture di iuta, delle feste traboccanti di colori e odori che salutano l’ingresso di ogni nuova stagione e dell’eterno scorrere del fiume Gange verso il golfo del Bengala, sta per essere stravolto. L’arrivo di un giovane militare inglese, amico di famiglia – il capitano John – turba il mondo di Harriet, facendole scoprire il desiderio e la gelosia. Basterà un istante per scoprirsi donna e aprire gli occhi sul mondo che la circonda. E basterà un istante al mondo per spalancare la sua verità. Come ha scritto un celebre critico letterario inglese “questo omaggio di Rumer Godden all’infanzia e all’India è così intenso, così gentilmente cattura l’attenzione, che nei pensieri del lettore, per molto tempo, non ci sarà altro che la giovane Harriet e le persone e i luoghi che compongono il suo mondo”. Torna in libreria, in una traduzione d’autore, un classico della narrativa anglosassone che, oltre a folgorare centinaia di migliaia di lettori nel mondo, ha destato l’attenzione di Jean Renoir, che da questo romanzo ha tratto ispirazione per l’omonimo capolavoro cinematografico.


Grazie per quella volta di Serena Dandini
Trama: Di cosa è fatta una vita? Di domeniche pigre in cui non rispondiamo al telefono per rimanere sul divano abbracciando un libro appena iniziato. Di ore spese inutilmente a cercare le sigarette, le chiavi della macchina, gli occhiali da sole, perché si sa che spesso e volentieri le cose si spostano per farci dispetto e divertirsi alle nostre spalle. Di pomeriggi adolescenziali passati a guardare le gocce di pioggia che rimbalzano sul vetro, sognando di sposare Mick Jagger. Di quei bomboloni sganciati da un razzo su un letto di zucchero che papà ti portava a mangiare per insegnarti i piaceri della vita. Di mattine in cui scopri allo specchio che in una notte hai preso cinque anni e non ti resta che tifare per un po’ d’indulgenza, in un Paese in cui dimostrare la propria età è più grave che fare una rapina a mano armata. Di salti della quaglia da uno schieramento a un altro nella più autentica suddivisione tra esseri umani: quella tra coppie e single. Di momenti in cui basta un calzino con l’elastico moscio per far emergere tutte le nostre insicurezze. Di quel preciso giorno in cui si spezza il tempo alla fine dell’estate. E di tutto quello che non ricordiamo più ma ogni tanto affiora dalle misteriose stanze della nostra memoria difettosa. In questi racconti che spaziano tra ricordi e riflessioni chiamando a testimoni Borges e la moglie di Tolstoj, Grace Kelly e Gaber, Simenon e la zia Lella, Ovidio e gli U2, Serena Dandini torna alla scrittura dopo il successo di Dai diamanti non nasce niente.


Il Libro dei mille Giorni di Shannon Hale
Trama: Quando Saren, figlia del signore del Giardino di Titor, viene murata viva in una torre perché si è rifiutata di sposare un uomo che disprezza, Dashti, la sua cameriera e dama di compagnia, accetta di seguirla. Convinta che quella sarà per lei una grande avventura, Dashti decide di tenere un diario della loro reclusione. Il Libro dei Mille Giorni è la storia di una ragazza di quindici anni abile e ingegnosa, forse più della sua nobile padroncina. Il tempo scorre lento in quell’oscurità forzata. Quando le scorte di cibo si esauriscono è Dashti a escogitare un modo per fuggire. Fuori dalla torre, intanto, il mondo è cambiato. Il pretendente respinto ha dichiarato guerra e devastato il paese: niente e nessuno attende più le due fanciulle, che sono costrette a mettersi in viaggio alla volta del regno vicino, in cerca di un futuro…


La penna di Anne Frank di Aidan Chambers
Quarta di copertina: Da sempre leggiamo il Diario di Anne Frank come un’opera necessariamente legata al contesto storico della Shoah. Aidan Chambers ci suggerisce un piano di lettura ulteriore: quello di un’opera letteraria dal fascino intramontabile, capace di stimolare riflessioni tanto sull’adolescenza – vista da dentro, anche se da un’angolatura davvero particolare – quanto sulla natura di un testo che definiamo ‘letteratura’.

Per un totale di quattro romanzi più un saggio! :D qualcuno di voi ha già letto uno di questi libri?

mercoledì 11 dicembre 2013

Recensione: ExtraUnione e la società degli Uomini Morti di Michele Raniero

Titolo: ExtraUnione e la società degli Uomini Morti
Autore: Michele Raniero
Editore: Il Ciliegio
Pagine: 228 pag.
ISBN: 9788867710096

Trama: Unione rischia di essere definitivamente distrutta dall’attacco di una potenza straniera che ha tessuto il suo piano di conquista alla ricerca di vendetta. Forse un’ultima speranza alberga in un altro continente sottomesso, quell’Extraunione comandata dalla Società degli Uomini Morti, un’organizzazione clandestina nata nell’odio, che agogna la libertà perduta, che lotta per la rinascita. Met Roustin, in una corsa contro il tempo, dovrà cercare di unire quei due mondi che, a causa dello strano disegno del Destino, sono entrambi suoi, prima che l’intero pianeta paghi le colpe di un solo uomo.


Voto: 3/5



La mia recensione:

Sono contenta di poter fare finalmente questa recensione. Avevo promesso a Michele che sarebbe stata la recensione con cui avrei "riaperto" il blog ed è stato proprio così!
Finalmente ho trovato un libro di un esordiente italiano che abbia una storia. Una storia che si sviluppa e non rimane attaccata all'inizio e termina così, magicamente, senza che il lettore abbia capito come ci si è arrivati in quel punto.
Tuttavia ci sono state diverse cose che ho "bocciato" al romanzo e ne ho parlato privatamente con Michele, che (credo) abbia apprezzato la criticità sincera.

Il libro è ambientato inizialmente nel 2200, quando Met Roustin è un alunno della Scuola Union e il massimo che possa fare è vedere il suo migliore amico Sam nel pomeriggio. Tutto cambia quando per Met e Sam arriva uno strano messaggio che recita: "Uomo di ExtraUnione, uomo schiavo, Servo della paura noi ti convochiamo!". Con l'aiuto di Sam, Met raggiunge e scopre la Società degli Uomini Morti, una setta segreta che ha come obiettivo quello di far capitolare Zivor Ullman, presidente di Unione ed Extraunione.

Nella seconda parte Met è un uomo adulto, ma ancora una volta si ritrova ad avere con quella società segreta che credeva sopita nella sua memoria. Sarà grazie a questo ritorno se vecchi sentimenti torneranno a farsi sentire, come l'attrazione per la bella Kira.

Come ho già detto, Michele è un esordiente e penso che molte cose che mi hanno fatto storcere il naso siano causa dell'inesperienza, tuttavia è giusto che io ve le riporti in questa recensione. Una cosa che ho trovato fastidiosa nella lettura è la ripetizione infinita della parola "amico" da parte di Sam. Voleva essere una caratteristica per caratterizzare il personaggio, ma alla fine è risultata fastidiosa. 

Per esempio:

"Quindi, amico, mi è tornato in mente il ciondolo [...]"
"Sì non l'ho mai tolto [...]"
"Ricordi che sette anni fa [...]"
"Cavolo Sam! Devo ammettere [...]"
"Oh, nulla di che, amico [...]"

Ho censurato il testo completo perché sarebbe potuto essere parecchio "spoileroso", ma la quantità di battute è la stessa riportata sul libro. Non è niente di impossibile da leggere, ma mi stupisce che l'editor l'abbia mantenuto. Comunque sia, non è di certo questo ad aver influito sul voto finale.

Sempre parlando di caratterizzazione, il personaggio di Met non fa il "salto" tra la prima e la seconda parte del libro. L'amico Sam gli fa spesso notare che "è cambiato", ma in realtà questo cambiamento io non l'ho percepito. Così come alcune emozioni e sensazioni non traspaiono nella lettura. Questo forse è quello che non mi ha convinta del tutto, ma credo sia solo legato all'inesperienza, perché in altre parti del libro lo scrittore ha saputo convincermi.

Un'altra cosa che ho fatto notare all'autore è che spesso mancano spunti che possano rendere credibile la situazione. Spesso Met si immerge in sue riflessioni, dimenticando il mondo intorno a sé. In alcuni punti non l'ho trovato abbastanza verosimile. Così come ogni tanto mancano 

Le scene di guerra sono il punto forte di Michele. Davvero, sono i momenti in cui mi sono sentita dentro al romanzo, in cui anche io ero lì a combattere. A parte la minuziosità con cui descrive macchine e scene, lì le emozioni ci sono ed emergono bene. Un'altra cosa che ho apprezzato è come ha saputo gestire la "storia d'amore". Penso si sia capito che il mio spirito da inguaribile romantica non si arresta mai, eppure questa storia/non storia mi è piaciuta un sacco.

Un appunto alla casa editrice però devo farlo. L'editing dovrebbe essere più curato! Ci sono davvero molti refusi, nonostante sia una copia in circolazione. Il romanzo perde credibilità se la casa editrice non cura i suoi prodotti! 

Sinceramente sono curiosa di andare avanti con questa serie (che sarà una tetralogia!) perché credo abbia del potenziale. Non sta seguendo le orme del distopico, ma l'autore stesso lo ha definito uno "sci-fi con una componente dispotica che fa da cornice". Non esiste, quindi, un unico nemico da eliminare in toto. 

Spero di avervi incuriositi con questa recensione, perché sono felice di essere "uscita dagli schemi" ed essermi avventurata in un genere che di solito non leggo. Se qualcuno avesse voglia di condividere con me le sue sensazioni in merito al libro, sarei felice di leggerle!

domenica 8 dicembre 2013

Due anni di Shining Books


Tra due giorni il blog compirà due anni.

Due anni che mi hanno dato soddisfazioni personali, che mi hanno divertita e mi hanno permesso di conoscere persone e scambiare idee con loro.
Nonostante un abbandono degli ultimi tempi, Shining Books è stato un mio progetto personale che ha preso vita piano, ma è sbocciato e ne sono proprio fiera. Voglio cogliere l'occasione per ringraziare tutte le persone con cui ho avuto modo di collaborare (autori, case editrici, altri blogger e lettori), perché come ogni blog che si rispetti, Shining Books non è solo opera mia.

Lo so, ultimamente sono più prolissa del solito, ma sto per regalarvi dei libri, abbiate la pietà di leggere queste parole! Scherzi a parte, spero di poter tornare al più presto. Vi segnalerò alcune uscite delle case editrici che collaborano con il blog, perché rispetto il loro lavoro e lo sostengo e chissà, anche voi potreste trovare qualche spunto per delle nuove letture. Inoltre sono pronte un paio di recensioni che ho già scritto e che pubblicherò nelle prossime settimane! Mi allontanerò dai soliti libri recensiti in passato. Non rimarrò legata ai libri YA o NA, fantasy, distopici, ecc. ecc. Troverete nuovi libri, nuovi generi e post più argomentativi (come quello sui libri di formazione!).

D'accordo, taglio corto, è ora dei premi!


I libri in palio sono:
- Un anno dopo, l'amore di Loredana Frescura e Marco Tomatis
- The vincent brothers di Abbi Glines
- Armand il vampiro di Anne Rice
- Wicked Lovely di Melissa Marr
- Angelo Vendicatore di Trevor O. Munson (Qui la recensione)
- Intervista col Vampiro di Anne Rice

All'interno del widget potrete segnalare il libro che vi piacerebbe ricevere! Le regole sono semplici: dovete essere follower del blog, dovete commentare questo post dicendo perché vi piacerebbe ricevere un dato libro e riempire i campi del widget :) Fate attenzione, se deciderete di dare il vostro parere su Shining Books o dei consigli, riceverete dei punti in più!

a Rafflecopter giveaway

Questo è il banner da poter inserire nel vostro blog!

<a href="http://shining-books.blogspot.it/2013/12/due-anni-di-shining-books.html" target="_blank"><img src="http://i207.photobucket.com/albums/bb217/Eryp92/giveaway2annidishiningbooks_zps55074265.png" border="0" alt="Giveaway Shining Books"/></a>


sabato 2 novembre 2013

Il libri di formazione


Buonasera!
Sono a casa malata, con un esame incombente e una febbre che non riesce proprio a farmi concentrare, così ho deciso di scrivere un post sul blog. Voglio parlare dei "libri di formazione", ovvero quei libri per la fascia di età tra i 10 e i 14 anni, che generalmente affrontano temi spinosi con una leggerezza giusta. 
Ne voglio parlare per due motivi: il primo è che ho appena ricevuto un'email dalla DeAgostini che mi ha inviato le uscite di ottobre 2013 per la sezione bambini/ragazzi (peccato averla inviata alla fine del mese, così non posso fare un'anteprima, ma troverete tutto alla fine di questo post); il secondo è che il mio approccio con la lettura è nato proprio da questo tipo di libri.

In realtà, già alle elementari, le maestre sono state le vere "iniziatrici", perché alla fine della lezione ci leggevano un libro (per tutto l'anno) e noi facevamo dei laboratori legati a quei libri. Il primissimo, che ricordo ancora, è stato Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare di Luis Sepúlveda. Il secondo che ricordo è La fabbrica di cioccolato di Roald Dalh (libro che ho regalato a mia nipote che ha 8 anni!).

 
Comunque sia, il post era sui "romanzi di formazione", dicitura che vuol dire tutto e vuol dire niente. Credo che alla fine ci siano libri per ragazzi che debbano leggere gli adulti e libri per ragazzi che sono così sterili che non dovrebbe proprio leggerli nessuno. Quelli citati sono per bambini, categoria a parte (tra l'altro della stessa collana e stesso editore che, guarda caso, è anche quello di Harry Potter), ma speravo potesse darvi spunto per un approccio con i più piccoli al mondo della lettura.

Riprendendo il discorso iniziale, vi cito la definizione di romanzo di formazione di Wikipedia: Il romanzo di formazione o Bildungsroman (dal tedesco) è un genere letterario riguardante l'evoluzione del protagonista verso la maturazione e l'età adulta, nonché la sua origine storica. In passato lo scopo del romanzo di formazione era quello di promuovere l'integrazione sociale del protagonista, mentre oggi è quello di raccontarne emozioni, sentimenti, progetti, azioni viste nel loro nascere dall'interno.
Voglio ri-citare lui, il libro di formazione per antonomasia del XXI secolo: Harry Potter.


Dubito ci siano persone che non conoscano Harry Potter, al giorno d'oggi. Questo perché tra film e boom letterario, Harry Potter è diventato un simbolo della generazione nata negli anni 90 (pur essendo ambientato nel 1992 che, così per informazione, è l'anno in cui sono nata xD). Credo, tuttavia, che non si possa considerare un romanzo di formazione, quanto più una "saga" di formazione, perché di fatto Harry cresce e diventa uomo libro per libro. Il che mi ricorda un'altra saga, più recente rispetto a Harry Potter ma che si è guadagnata la sua fama anche grazie alle trasposizioni cinematografiche. Sto parlando della saga di Percy Jackson di Rick Riordan (qui potete leggere la recensione delle Belle).


Spulciando nel web ho trovato questo articolo del Corriere della Sera, in cui sono citati alcuni romanzi di formazione degli ultimi anni, e l'autore critica i protagonisti dei romanzi che, indipendentemente dall'età, sono "già imparati". Mi sento di condividere questa affermazione in pieno, senza fare di tutta l'erba un fascio, ovviamente. Quante volte ci è capitato di leggere di personaggi in giovane età già saggi? Però la segnalazione all'articolo l'ho voluta fare perché al fondo cita alcuni libri che considera degni della dicitura di romanzo di formazione. I titoli sono questi: Niente di Janne Teller, Uccidere il padre di Amélie Nothomb, Ivan il terribile di Alcide Pierantozzi e per finire Da qui a cent’anni di Anna Melis.
Non ho avuto modo di leggere questi libri, ma mi piacerebbe conoscere il vostro parere (se li avete letti, si intende), perciò sentitevi liberi di commentare come preferite :)

Personalmente, i libri che mi hanno avvicinato alla lettura sono stati Terza Generazione di Melina Marchetta e Stargirl di Jerry Spinelli. Posso dire che questi libri sono stati "i libri giusti al momento giusto" e mi emoziona l'idea di affermare che è tutto grazie a loro se oggi ho questa passione, se ho deciso di continuare a leggere e a ricercare le stesse emozioni in altri libri. Terza Generazione è la storia di una famiglia (una ragazza, una madre e una nonna) che vive in Australia ed è di origine italiana. Josie, diciassettenne, non conosce suo padre e vive in perenne conflitto con la nonna e la madre, così diverse da lei proprio a causa della loro "generazione". Josie si ritrova catapultata in un mondo di razzismo, incomprensioni, amore e amicizia, finché poi il dramma si compie in una morte inaspettata e traumatica. Avevo tredici anni, se non ricordo male, quando l'ho letto. L'ho riletto qualche anno fa e posso dire che le emozioni sono state proprio diverse e questo conferma ciò di cui parlavo prima: quel libro è capitato al momento giusto.

Stargirl è un libro particolare. È un libro che non ricordo. Trovo che sia assurdo, perché invece ricordo perfettamente dove lo lessi (le ultime 50 pagine le lessi in un bosco) e le emozioni che mi diede (alla fine piansi un sacco!). Stargirl è una ragazza particolare, una Luna Lovegood del mondo babbano se proprio vogliamo dirla in altri termini. Il suo vero nome è Susan, ma lei stessa afferma di cambiare nome quando sente di essere cambiata o quando non lo sente più suo. Ha come amico il topino Cannella e Leo, il co-protagonista, si innamora perdutamente di lei. I temi affrontati da Stargirl sono tanti: individualità, amore, odio, disprezzo nei confronti del prossimo, solitudine e condivisione. Sono contenta di averlo comprato (e di aver comprato il seguito, che non ho mai letto), perché sento il bisogno di rileggerlo. 

Volevo condividere con voi questa parte legata al mondo editoriale che viene sempre messa in secondo piano. Non credo ci sia un'età adatta per cominciare a leggere, ma credo che si possa cominciare fin da piccoli se si trova il libro giusto. Anche se, pensandoci bene, cerchiamo il libro giusto per tutta la vita, quello che ci spinga a continuare a leggere, che non ci faccia arrendere. Finché leggere diventa naturale. Non trovate che sia affascinante?

Concludo questo post con il libro della DeAgostini di cui ho parlato all'inizio:

Titolo: Non aver paura
Autore: Rupert Wallis
Editore: DeAgostini
Pagine: 252 pag.
ISBN: 9788841897225
Trama: James ha tredici anni. Sua mamma è morta in un incidente. Il suo patrigno sfoga su di lui una rabbia cieca. Sul muro della vecchia casa in collina, James segna i giorni che mancano ai diciotto anni, la libertà. Giorno dopo giorno. Ma è dura. Poi incontra un uomo, Webster. Sembra morto, ma è solo ferito. Su di lui, una maledizione terribile. Alla prossima luna piena si trasformerà in licantropo. A meno che... Qui comincia l'epica avventura di un ragazzino impaurito e solo e del suo amico, un uomo dal passato oscuro. Inseguiti da una banda di giostrai senza scrupoli. Costretti a fuggire, nascondersi, architettare piani per trovare una cura prima che sia troppo tardi. Ma la salvezza ha un prezzo... Occorre non avere paura per trovarla!