Buonasera!
Sono a casa malata, con un esame incombente e una febbre che non riesce proprio a farmi concentrare, così ho deciso di scrivere un post sul blog. Voglio parlare dei "libri di formazione", ovvero quei libri per la fascia di età tra i 10 e i 14 anni, che generalmente affrontano temi spinosi con una leggerezza giusta.
Ne voglio parlare per due motivi: il primo è che ho appena ricevuto un'email dalla DeAgostini che mi ha inviato le uscite di ottobre 2013 per la sezione bambini/ragazzi (peccato averla inviata alla fine del mese, così non posso fare un'anteprima, ma troverete tutto alla fine di questo post); il secondo è che il mio approccio con la lettura è nato proprio da questo tipo di libri.
In realtà, già alle elementari, le maestre sono state le vere "iniziatrici", perché alla fine della lezione ci leggevano un libro (per tutto l'anno) e noi facevamo dei laboratori legati a quei libri. Il primissimo, che ricordo ancora, è stato Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare di Luis Sepúlveda. Il secondo che ricordo è La fabbrica di cioccolato di Roald Dalh (libro che ho regalato a mia nipote che ha 8 anni!).
Comunque sia, il post era sui "romanzi di formazione", dicitura che vuol dire tutto e vuol dire niente. Credo che alla fine ci siano libri per ragazzi che debbano leggere gli adulti e libri per ragazzi che sono così sterili che non dovrebbe proprio leggerli nessuno. Quelli citati sono per bambini, categoria a parte (tra l'altro della stessa collana e stesso editore che, guarda caso, è anche quello di Harry Potter), ma speravo potesse darvi spunto per un approccio con i più piccoli al mondo della lettura.
Riprendendo il discorso iniziale, vi cito la definizione di romanzo di formazione di Wikipedia: Il romanzo di formazione o Bildungsroman (dal tedesco) è un genere letterario riguardante l'evoluzione del protagonista verso la maturazione e l'età adulta, nonché la sua origine storica. In passato lo scopo del romanzo di formazione era quello di promuovere l'integrazione sociale del protagonista, mentre oggi è quello di raccontarne emozioni, sentimenti, progetti, azioni viste nel loro nascere dall'interno.
Voglio ri-citare lui, il libro di formazione per antonomasia del XXI secolo: Harry Potter.
Dubito ci siano persone che non conoscano Harry Potter, al giorno d'oggi. Questo perché tra film e boom letterario, Harry Potter è diventato un simbolo della generazione nata negli anni 90 (pur essendo ambientato nel 1992 che, così per informazione, è l'anno in cui sono nata xD). Credo, tuttavia, che non si possa considerare un romanzo di formazione, quanto più una "saga" di formazione, perché di fatto Harry cresce e diventa uomo libro per libro. Il che mi ricorda un'altra saga, più recente rispetto a Harry Potter ma che si è guadagnata la sua fama anche grazie alle trasposizioni cinematografiche. Sto parlando della saga di
Percy Jackson di
Rick Riordan (
qui potete leggere la recensione delle Belle).
Spulciando nel web ho trovato
questo articolo del Corriere della Sera, in cui sono citati alcuni romanzi di formazione degli ultimi anni, e l'autore critica i protagonisti dei romanzi che, indipendentemente dall'età, sono "già imparati". Mi sento di condividere questa affermazione in pieno, senza fare di tutta l'erba un fascio, ovviamente. Quante volte ci è capitato di leggere di personaggi in giovane età già saggi? Però la segnalazione all'articolo l'ho voluta fare perché al fondo cita alcuni libri che considera degni della dicitura di romanzo di formazione. I titoli sono questi:
Niente di
Janne Teller,
Uccidere il padre di
Amélie Nothomb,
Ivan il terribile di
Alcide Pierantozzi e per finire
Da qui a cent’anni di
Anna Melis.
Non ho avuto modo di leggere questi libri, ma mi piacerebbe conoscere il vostro parere (se li avete letti, si intende), perciò sentitevi liberi di commentare come preferite :)
Personalmente, i libri che mi hanno avvicinato alla lettura sono stati Terza Generazione di Melina Marchetta e Stargirl di Jerry Spinelli. Posso dire che questi libri sono stati "i libri giusti al momento giusto" e mi emoziona l'idea di affermare che è tutto grazie a loro se oggi ho questa passione, se ho deciso di continuare a leggere e a ricercare le stesse emozioni in altri libri. Terza Generazione è la storia di una famiglia (una ragazza, una madre e una nonna) che vive in Australia ed è di origine italiana. Josie, diciassettenne, non conosce suo padre e vive in perenne conflitto con la nonna e la madre, così diverse da lei proprio a causa della loro "generazione". Josie si ritrova catapultata in un mondo di razzismo, incomprensioni, amore e amicizia, finché poi il dramma si compie in una morte inaspettata e traumatica. Avevo tredici anni, se non ricordo male, quando l'ho letto. L'ho riletto qualche anno fa e posso dire che le emozioni sono state proprio diverse e questo conferma ciò di cui parlavo prima: quel libro è capitato al momento giusto.
Stargirl è un libro particolare. È un libro che non ricordo. Trovo che sia assurdo, perché invece ricordo perfettamente dove lo lessi (le ultime 50 pagine le lessi in un bosco) e le emozioni che mi diede (alla fine piansi un sacco!). Stargirl è una ragazza particolare, una Luna Lovegood del mondo babbano se proprio vogliamo dirla in altri termini. Il suo vero nome è Susan, ma lei stessa afferma di cambiare nome quando sente di essere cambiata o quando non lo sente più suo. Ha come amico il topino Cannella e Leo, il co-protagonista, si innamora perdutamente di lei. I temi affrontati da Stargirl sono tanti: individualità, amore, odio, disprezzo nei confronti del prossimo, solitudine e condivisione. Sono contenta di averlo comprato (e di aver comprato il seguito, che non ho mai letto), perché sento il bisogno di rileggerlo.
Volevo condividere con voi questa parte legata al mondo editoriale che viene sempre messa in secondo piano. Non credo ci sia un'età adatta per cominciare a leggere, ma credo che si possa cominciare fin da piccoli se si trova il libro giusto. Anche se, pensandoci bene, cerchiamo il libro giusto per tutta la vita, quello che ci spinga a continuare a leggere, che non ci faccia arrendere. Finché leggere diventa naturale. Non trovate che sia affascinante?
Concludo questo post con il libro della DeAgostini di cui ho parlato all'inizio:
Titolo: Non aver paura
Autore: Rupert Wallis
Editore: DeAgostini
Pagine: 252 pag.
ISBN: 9788841897225
Trama: James ha tredici anni. Sua mamma è morta in un incidente. Il suo patrigno sfoga su di lui una rabbia cieca. Sul muro della vecchia casa in collina, James segna i giorni che mancano ai diciotto anni, la libertà. Giorno dopo giorno. Ma è dura. Poi incontra un uomo, Webster. Sembra morto, ma è solo ferito. Su di lui, una maledizione terribile. Alla prossima luna piena si trasformerà in licantropo. A meno che... Qui comincia l'epica avventura di un ragazzino impaurito e solo e del suo amico, un uomo dal passato oscuro. Inseguiti da una banda di giostrai senza scrupoli. Costretti a fuggire, nascondersi, architettare piani per trovare una cura prima che sia troppo tardi. Ma la salvezza ha un prezzo... Occorre non avere paura per trovarla!